Le gelate agricole che hanno colpito 36 province della Turchia nel mese di aprile hanno causato ingenti danni a importanti prodotti agricoli come albicocche, uva, fichi, mele, prugne, ciliegie e nocciole. Il freddo e le nevicate hanno causato danni in molte regioni agricole, soprattutto a Malatya, Elâzığ, Manisa, İzmir, Uşak e Denizli. A Malatya gli albicocchi sono stati gravemente danneggiati dalle gelate agricole e sono stati avviati studi di valutazione dei danni. A Elazığ, mandorli, uva e albicocchi hanno subito gravi perdite.
Anche i vigneti di Manisa, la vite e i ciliegi di Smirne, gli alberi da frutto di Uşak e Denizli sono stati gravemente danneggiati dalle gelate agricole. Inoltre, gli alberi da frutto sono stati colpiti in modo simile a Bursa, Eskişehir, Çanakkale e Tekirdağ. Nella regione del Mar Nero sono stati danneggiati noccioleti e giardini di tè e le gelate agricole sono state efficaci soprattutto a Trabzon e Ordu.
Il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste e le amministrazioni locali continuano a svolgere indagini nelle aree agricole danneggiate. I produttori si rivolgono alla linea diretta Alo TARSIM per segnalare i danni ai loro prodotti assicurati. Le Direzioni Provinciali dell’Agricoltura e delle Foreste, invece, effettuano sopralluoghi sul campo e chiariscono l’entità dei danni. Questo impegnativo processo rivela l’importanza del sostegno che le amministrazioni locali e le istituzioni competenti devono fornire ai produttori. Oltre alle perdite di produzione, si afferma che le gelate agricole possono avere effetti a lungo termine su importanti prodotti agricoli turchi. Gli esperti sottolineano la necessità di rivedere le politiche agricole e di adottare rapidamente misure efficaci per evitare che eventi simili si ripetano in futuro.
Nella Gazzetta Ufficiale del 17 aprile 2025, con il numero 32873, è stata pubblicata la decisione sull’istituzione di una commissione parlamentare di ricerca per indagare sulle conseguenze dell’evento di gelata agricola verificatosi nel nostro Paese nell’aprile 2025, per determinare i danni subiti dai produttori e dai prodotti agricoli e per stabilire le misure da adottare per ridurre al minimo gli effetti di eventi simili che potrebbero verificarsi in futuro.