Il 26 giugno 2024, il Rhode Island ha compiuto un passo importante per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica approvando il disegno di legge S2152, che regolamenta l’uso di sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS) in diversi prodotti di consumo. I PFAS, spesso definiti “sostanze chimiche per sempre” a causa della loro persistenza nell’ambiente e nel corpo umano, sono stati collegati a una serie di problemi di salute, tra cui cancro, danni al fegato e alterazioni del sistema immunitario. La nuova legislazione posiziona il Rhode Island come leader nello sforzo di limitare l’uso diffuso di queste sostanze nocive.
Panoramica della legislazione
Il disegno di legge S2152 si rivolge specificamente all’aggiunta intenzionale di PFAS nei prodotti comunemente presenti nelle case e utilizzati quotidianamente dai consumatori. La legge definisce i PFAS come qualsiasi membro della classe delle sostanze chimiche organiche fluorurate che contiene almeno un atomo di carbonio completamente fluorurato, una definizione ampia che comprende una vasta gamma di sostanze chimiche all’interno di questo gruppo.
L’attuazione del regolamento avverrà in più fasi, con date di entrata in vigore diverse a seconda della categoria di prodotti:
- Tappeti e moquette: A partire dal 1° gennaio 2027, sarà vietata la vendita di tappeti e moquette con PFAS aggiunti intenzionalmente. Questa data di attuazione anticipata riflette l’uso diffuso di PFAS in questi prodotti, spesso per la resistenza alle macchie, e il significativo potenziale di esposizione umana e ambientale.
- Pentole, cosmetici, trattamenti per tessuti, prodotti per l’infanzia, prodotti mestruali, cera per sci, articoli tessili e erba artificiale: A partire dal 1° gennaio 2029, queste categorie non potranno più contenere PFAS aggiunti intenzionalmente. Questa ampia gamma di prodotti comprende molti articoli di uso quotidiano che in precedenza non venivano associati ai PFAS dal consumatore medio.
- Abbigliamento da esterno per condizioni di forte umidità: Sebbene i PFAS siano vietati anche in questi prodotti, la legislazione prevede un’eccezione. Se vengono utilizzati PFAS, il prodotto deve essere chiaramente etichettato come “Prodotto con sostanze chimiche PFAS”, a partire dal 1° gennaio 2029. Questo requisito di etichettatura è volto a garantire la trasparenza per i consumatori, consentendo loro di fare scelte informate sui prodotti che acquistano.
Implicazioni e risposta dell’industria
Questa legislazione segna un cambiamento significativo nella regolamentazione dei PFAS, in particolare nei prodotti di consumo. Riflette la crescente preoccupazione per l’impatto ambientale e sanitario di queste sostanze chimiche, che sono state trovate nelle riserve idriche, nella fauna selvatica e persino nel sangue umano in tutto il mondo.
La risposta delle industrie interessate da questa legislazione sarà probabilmente diversa. Alcuni produttori potrebbero dover riformulare i prodotti per conformarsi alle nuove norme, mentre altri potrebbero accogliere i cambiamenti come un passo verso una maggiore sostenibilità e sicurezza dei consumatori. L’obbligo di etichettatura per l’abbigliamento outdoor è un compromesso notevole, che consente ai consumatori che si affidano alle prestazioni dei prodotti trattati con PFAS in condizioni estreme di continuare ad accedere a questi prodotti, ma con la piena consapevolezza del loro contenuto chimico.
L’approccio proattivo del Rhode Island potrebbe servire da modello per altri Stati e Paesi che stanno valutando misure simili. Con la crescente consapevolezza dei pericoli posti dai PFAS, questa legislazione rappresenta un passo fondamentale per ridurre la diffusione di queste sostanze nei prodotti di uso quotidiano e, per estensione, nell’ambiente e nella salute umana.