L’Unione Europea ha introdotto un nuovo regolamento mirato a ridurre la deforestazione globale, imponendo significative responsabilità alle aziende che trattano prodotti agricoli ad alta richiesta. Il Regolamento 2023/1115, entrato in vigore il 29 giugno 2023, è parte della strategia climatica dell’UE per contrastare la deforestazione e il degrado forestale. Negli ultimi 30 anni, la conversione delle foreste in terreni agricoli ha portato alla perdita di 1,78 milioni di chilometri quadrati di foresta, un’area paragonabile a quella della Libia, contribuendo al declino della biodiversità e al 11% delle emissioni globali di gas serra.
Secondo la nuova legge, le aziende che desiderano commercializzare prodotti come soia, carne bovina, olio di palma, legno, cacao e caffè, o derivati come cioccolato, mobili e pelle, sul mercato dell’UE, devono ora dimostrare che questi articoli non sono legati alla deforestazione o al degrado forestale. Per conformarsi al regolamento, le aziende devono completare un processo di due diligence (dovuta diligenza) in più fasi, per garantire che i prodotti siano sostenibili e prodotti in modo legale.
Nuovi Obblighi per le Aziende:
Secondo il Regolamento dell’UE sulla Deforestazione, le aziende devono seguire un rigoroso processo in cinque fasi per dimostrare la conformità:
- Raccolta delle Informazioni:
Le aziende devono raccogliere informazioni dettagliate sull’origine dei prodotti, compreso il nome, il paese di produzione, le coordinate geografiche e il periodo di raccolta. Devono inoltre fornire prove che i prodotti non siano legati alla deforestazione e siano conformi alle leggi locali. Queste informazioni devono essere conservate per almeno cinque anni. - Valutazione del Rischio:
Gli operatori devono valutare i dati raccolti per determinare se i loro prodotti siano associati alla deforestazione. La Commissione Europea classificherà i paesi come ad alto, standard o basso rischio, in base ai tassi di deforestazione, all’espansione agricola e alle tendenze produttive. I prodotti provenienti da paesi ad alto rischio saranno soggetti a verifiche più rigorose. I paesi a basso rischio saranno esenti dalla valutazione del rischio. - Mitigazione del Rischio:
Se durante la valutazione emerge un rischio, le aziende devono adottare misure per mitigarlo prima di importare i prodotti nell’UE. Ciò potrebbe includere l’ottenimento di dati più precisi o il rafforzamento dei controlli nella catena di approvvigionamento. - Dichiarazione di Due Diligence:
Le aziende sono tenute a completare una dichiarazione formale di due diligence, certificando che i loro prodotti soddisfano tutti i criteri richiesti. Questa dichiarazione deve essere presentata prima che i prodotti vengano immessi sul mercato dell’UE. - Tracciabilità:
Le aziende devono garantire la piena tracciabilità dell’intera catena di approvvigionamento, in modo che l’origine e i processi di produzione dei prodotti possano essere rintracciati fino a specifiche località. Ciò aumenta la responsabilità e garantisce la conformità al regolamento.
Applicazioni e Conformità:
Il regolamento non richiede certificazioni specifiche, ma le aziende devono sviluppare sistemi robusti per monitorare le loro catene di approvvigionamento e garantire la conformità con le normative dell’UE. L’obbligo di tracciabilità impone alle aziende di documentare ogni fase della produzione, garantendo che i prodotti provengano da zone non deforestate e siano prodotti nel rispetto delle leggi locali.
L’importazione di questi prodotti sarà vietata senza il completamento della dichiarazione richiesta. Inoltre, le aziende devono monitorare le revisioni biennali poiché il regolamento potrebbe essere esteso a nuovi prodotti.
Punti Chiave:
- Le aziende sono responsabili della dovuta diligenza, della valutazione dei rischi e della tracciabilità della catena di approvvigionamento.
- I prodotti devono essere verificati come non legati alla deforestazione per entrare nel mercato dell’UE, con controlli più severi per quelli provenienti da regioni ad alto rischio.
- La mancata conformità impedirà l’importazione dei prodotti nell’UE a partire da dicembre 2024.
- Le aziende devono garantire la tracciabilità in tutte le fasi della catena di approvvigionamento, documentando l’origine e i processi produttivi.