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Unione europea: una nuova direttiva sulle “dichiarazioni verdi” per combattere il greenwashing

Unione europea: una nuova direttiva sulle “dichiarazioni verdi” per combattere il greenwashing

L’Unione Europea sta lavorando a una direttiva complessiva che mira a regolamentare le “dichiarazioni verdi”, per frenare le pratiche di marketing ambientale ingannevoli, comunemente definite “greenwashing”. La proposta mira a stabilire regole rigorose per la giustificazione e la comunicazione delle dichiarazioni ambientali, garantendo la trasparenza per i consumatori.

Introduzione:

La Commissione Europea ha condotto una ricerca da cui è risultato che il 53% delle indicazioni ambientali esaminate nell’UE erano imprecise, fuorvianti o infondate, e il 40% non erano comprovate. La Nuova Agenda del Consumatore 2020 ha sottolineato la necessità di proteggere i consumatori da informazioni ambientali false o confuse. La proposta di direttiva “Green Claims” si basa su questa agenda stabilendo regole specifiche.

  • Verificazione e presentazione delle dichiarazioni:
    • Le aziende devono condurre valutazioni per comprovare le dichiarazioni ambientali prima di annunciarle.
    • Non esiste un metodo di valutazione prescritto, ma sono previsti requisiti per le dichiarazioni comparative.
  • Requisiti di verifica:
    • Gli Stati membri dovrebbero istituire procedure per la verifica ex ante delle dichiarazioni ambientali da parte di un verificatore accreditato, che rilasci certificati di conformità.
    • Le dichiarazioni ambientali comparative e i sistemi di etichettatura devono essere conformi a norme dettagliate.
    • Le microimprese sono esenti, a meno che non richiedano la verifica.

Posizione del Parlamento Europeo: il 14 febbraio 2024

Il 14 febbraio 2024, le commissioni congiunte Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare (ENVI) e Mercato Interno e Protezione dei Consumatori (IMCO) hanno adottato una relazione con 85 voti a favore, 2 contrari e 14 astensioni. Le raccomandazioni principali includono:

  • Verifica delle dichiarazioni ambientali entro 30 giorni da parte di verificatori accreditati.
  • Sistema di verifica semplificato per alcune dichiarazioni attraverso un atto delegato.
  • Un rapporto sulle dichiarazioni ambientali per i prodotti contenenti sostanze tossiche.
  • Limitazione delle dichiarazioni di compensazione per il clima basate sui crediti di carbonio alle sole emissioni residue.
  • Un forum di consultazione che coinvolga gli paesi membri e le parti interessate.

Conclusioni:

La nuova direttiva “Green Claims” mira a fornire informazioni ambientali affidabili ai consumatori nelle loro decisioni di acquisto. Il coinvolgimento del Parlamento Europeo garantisce che la direttiva raggiunga un equilibrio tra la promozione di pratiche ambientali autentiche e la prevenzione di indicazioni fuorvianti.

Attribuzione:

Questo articolo si basa sulle informazioni fornite dal European Parliamentary Research Service (EPRS), scritto da Guillaume Ragonnaud.

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