L’Unione Europea (UE) ha riaffermato il suo impegno per i diritti umani vietando i prodotti realizzati con il lavoro forzato nel mercato dell’UE. Il Regolamento 2024/3015, adottato il 27 novembre 2024, rappresenta un passo significativo verso il rafforzamento degli standard etici nel commercio globale.
Obiettivo e Campo di Applicazione del Regolamento
Con questo regolamento, l’UE mira a supportare pratiche di mercato eque ed eliminare i processi produttivi basati sul lavoro forzato. Il divieto si applica a tutti i prodotti fabbricati, importati o esportati nell’UE.
Definizione di Lavoro Forzato
Secondo la Convenzione n. 29 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), il lavoro forzato è definito come un lavoro svolto contro la volontà della persona sotto minaccia o coercizione. Anche il lavoro forzato imposto dallo Stato, come indicato nella Convenzione ILO n. 105, è incluso nel divieto.
Meccanismi di Applicazione e Controllo
Gli Stati membri dell’UE nomineranno autorità specializzate per applicare efficacemente il regolamento. Queste autorità indagheranno sui prodotti sospetti e rimuoveranno quelli che violano la normativa dal mercato. Gli operatori economici dovranno garantire e dimostrare che le loro filiere produttive siano prive di lavoro forzato, puntando sulla trasparenza e sulla valutazione dei rischi.
Sanzioni e Implicazioni
Il divieto avrà un impatto significativo sulle catene di approvvigionamento globali. Le autorità degli Stati membri avranno il potere di rimuovere dal mercato i prodotti non conformi e interromperne il commercio. Questo regolamento intende promuovere pratiche commerciali etiche e creare un ambiente commerciale globale più umano.
Leadership Globale dell’UE
Con questa azione decisa, l’UE mira a proteggere il proprio mercato rafforzando il rispetto dei diritti umani. Questo regolamento rappresenta una pietra miliare che potrebbe ispirare altri paesi ad adottare misure simili, contribuendo alla lotta globale contro il lavoro forzato.