Global Standard, l’organizzazione no-profit che gestisce il Global Organic Textile Standard (GOTS), ha aderito alla coalizione Make the Label Count. Questa alleanza internazionale riunisce produttori di fibre naturali, marchi, standard e gruppi ambientali impegnati a garantire affermazioni credibili sulla sostenibilità nel settore tessile.
Con oltre 16.000 stabilimenti certificati GOTS nel mondo, Global Standard metterà a disposizione la sua esperienza e leadership, assicurando che tutte le voci della catena del valore tessile vengano ascoltate. L’obiettivo è contrastare il greenwashing e promuovere la trasparenza, aiutando i consumatori a fare scelte consapevoli.
La necessità di affermazioni affidabili sulla sostenibilità
Marie-Luise Pörtner, Specialista in Regolamentazione Globale presso Global Standard, ha sottolineato l’importanza di dichiarazioni trasparenti e verificabili:
“L’etichetta GOTS è affidabile grazie a criteri ecologici e di diritti umani verificabili lungo tutta la catena di produzione tessile, un forte impegno per la due diligence e affermazioni sulla sostenibilità supportate da enti di certificazione indipendenti.”
La revisione della metodologia PEF
Lanciata nel 2021, la coalizione Make the Label Count sostiene la necessità di rivedere la metodologia Product Environmental Footprint (PEF), in fase di sviluppo per valutare l’impatto ambientale dei prodotti tessili.
- Le principali criticità del PEF nella sua forma attuale:
- Differenze nella valutazione delle fibre naturali e sintetiche.
- Mancata considerazione delle microplastiche e dei rifiuti plastici.
- Rischio di legittimare affermazioni ambientali fuorvianti senza adeguate modifiche.
Grazie a questa collaborazione, Global Standard rafforza il proprio impegno per un’autentica sostenibilità basata su criteri scientifici nel settore tessile.
Per maggiori informazioni, potete visitare il sito web di Global Standard.